Questo libro è una ricerca in cui gli aspetti locali hanno suscitato l'interesse per le esigenze globali di studiare lo spazio pubblico e le sue funzioni, come la sua formazione storica e spaziale, le concezioni e le appropriazioni. Da questa comprensione, abbiamo l'illuminazione per capire localmente lo spazio da studiare. Alla luce di ciò, si è reso necessario elaborare una proposta per l'uso sovversivo delle piazze pubbliche, che non si limiti alle concezioni egemoniche dell'ordine capitalistico moderno. Tavole rotonde culturali, circoli del cinema, carnevale, capoeira, tra le altre espressioni, hanno reso lo spazio pubblico un oggetto di emancipazione per le classi emarginate, in contrapposizione all'uso voluto dagli agenti che producono lo spazio. Questi conflitti aprono crepe nell'ordine egemonico che ispirano azioni di maggiore ampiezza e impatto sociale, volte all'autogestione dello spazio pubblico e all'autonomia sociale.