Attraverso il presente elaborato intendo proporre una riflessione critica sulle dinamiche relazionali che nascono dall'incontro fra antropologo, avvocato e richiedente asilo. Partendo dalla descrizione della figura del richiedente asilo, è stata presa in esame la figura dell'antropologo, il suo campo d'indagine, la metodologia della ricerca partecipante e infine la stesura dell'elaborato. Nell'indagare l'Alterità, l'antropologo non è solo sul campo ma nel campo, calato dentro di esso quale attore attivo e passivo in chiave sistemica, esistenziale e non unicamente individuale e professionale. L'Altro è artefice anche del destino di chi lo studia: l'antropologo cioè non può sottrarsi al peso dell'Alterità in atto. La posta e la qualità del rischio sono alte in quanto l'essere coinvolto può privarlo di onestà di giudizio e nello stesso tempo lo copre di responsabilità e autoresponsabilità.