Questa ricerca interdisciplinare affronta la discontinuità tra la fragilità mentale e la posizione nella società all'interno del romanzo femminile. Considerando i crescenti livelli di apprezzamento che il romanzo femminile sta ricevendo come una sfaccettatura rivoluzionaria che esprime la vita attraverso lance distinte, esso rimane spesso infarcito di presupposti che si diffondono nella conduzione di tali opere. Per questo motivo, è opportuno dislocare l'ingenua o la strega da questi presupposti e studiare piuttosto il personaggio e il suo sviluppo come essere romanzesco senza pregiudizi di genere, al fine di cogliere le complicazioni fornite dalle scrittrici nelle loro opere. Questo lavoro si articola in due capitoli, il primo dei quali copre tutte le sfere dimensionali indispensabili e le teorie ad esse collegate, mentre il secondo si addentra nelle questioni pratiche, utilizzando tali teorie, esplicitamente Cime tempestose di Emily Bronte e Al faro di Virginia Woolf. Alla fine, questo lavoro avrebbe stabilito che la fragilità mentale è la caduta di parte del romanzo femminile.