Lo spostamento degli affari pubblici dalla vecchia gestione pubblica alla nuova gestione pubblica negli anni '80 e l'ascesa della "governance" hanno motivato l'emergere del pluralismo, delle collaborazioni orizzontali tra pubblico e privato e ONG e delle piattaforme di discussione aperte nella tradizione pubblica, che ha anche innescato un nuovo paradosso: la sfida del pluralismo. Sebbene il pluralismo sia un ingrediente essenziale della partecipazione, esso comporta delle difficoltà. In questo libro, la lotta tra la ricerca del buon design e i fenomeni popolari è messa in discussione dalle metodologie e dai risultati dei concorsi di taxi design di Istanbul e New York City (NYC). Oltre a essere una rassegna delle culture dei taxi a New York e Istanbul, il libro sviluppa anche un esame comparativo dei metodi partecipativi di entrambe le città, dei processi che entrambe le municipalità hanno programmato, dei punti in comune e dei contrasti, e di come questi abbiano influenzato la progettazione dei taxi come oggetti di design. Si tratta di un dibattito interessante se si considerano le attuali lotte che i diversi governi locali, con diverse capacità e comprensioni, affrontano in tutto il mondo nei confronti del processo di progettazione e dei metodi partecipativi.