Hadewijch d¿Anversa può essere definita come una donna nuova, libera e ribelle, con una spiritualità rivoluzionaria, pura ed intensa. Una scrittrice del Basso Medioevo di cui ancor oggi si sa poco, ignorata per quasi cinque secoli, ma è grazie a lei che la prosa e la mistica fanno il loro primo ingresso nella letteratura spirituale neerlandese. Una donna audace che, insieme alle sue consorelle beghine, lottò per l¿emancipazione, rivendicò e conquistò un ruolo nella società e un amore per Dio totalmente libero, fatto di desiderio e passione senza essere tentazione. Hadewijch non è affatto una scrittrice minore: è moderna, arguta, passionale, ha un sentimento immenso per Dio, che nessuno è più riuscito ad esprimere con tanta forza e poesia al tempo stesso. Il suo misticismo è attuale, fatto di alti e bassi come la vita di tutti i giorni. Le lettere diventano lo strumento privilegiato per scandagliare l¿anima e invitare il lettore a fare altrettanto. Le visioni trasmettono con immediatezza e spontaneità il suo messaggio d¿Amore, apprezzabile ancor oggi.