Per diversi decenni il metodo accettato per rilevare le lesioni cariose nei pazienti e negli studi clinici è stato una combinazione di esame clinico visivo-tattile (luce, specchio e sondaggio) e radiografie bitewing. Per la maggior parte dei pazienti queste tecniche sono ancora appropriate. Tuttavia, negli ultimi decenni si è assistito a un notevole incremento dei materiali/strumenti e dei metodi disponibili a questo scopo. Sebbene attualmente non si intraveda all'orizzonte un unico metodo diagnostico in grado di rilevare in modo affidabile le lesioni cariose precavitate su tutte le superfici dentali, le prospettive sono favorevoli: con il proseguimento della ricerca, la fluorescenza quantitativa indotta dalla luce, le misurazioni della conducibilità elettrica, la radiografia digitale diretta e la transilluminazione digitale a fibre ottiche forniranno l'elevato grado di sensibilità e specificità necessario per rilevare le carie dentali precoci. Perché "il risultato finale del processo diagnostico della carie nella pratica clinica è la decisione sulla necessità di un trattamento". Lo sviluppo di nuove metodologie di rilevazione della carie è fondamentale per ridurre la possibilità di una diagnosi errata che, in ultima analisi, porterà a una decisione di trattamento errata.