Basandosi sul caso di Andy, l'autore ci offre una nuova lettura della pratica clinica con i bambini sordi. Bambini che sono spesso diagnosticati come autistici, sulla base di una somma di tratti che coincidono con i manuali diagnostici della salute mentale. L'autore propone una visione psicoanalitica del bambino e della diagnosi. Partendo da un interessante viaggio attraverso le vicissitudini che la comunità sorda attraversa nel suo accesso al linguaggio e storicizzando il valore del linguaggio, dei segni utilizzati da questa comunità, l'autore propone un nuovo sguardo. Uno sguardo alla soggettività del bambino, che permette un nuovo sguardo sulla clinica con le persone sorde.