Le foglie di quercia contengono composti secondari vegetali, i tannini, che sono ampiamente classificati in tannini condensati e idrolizzabili. I tannini idrolizzabili (HT) sono potenzialmente tossici e causano avvelenamento negli animali, se si consumano grandi quantità di piante immature tannifere. I tannini condensati (CT), a livelli medio-bassi, non sono tossici e presentano effetti benefici e dannosi per i ruminanti, a seconda del livello e del tipo. Il livello di tannini (CT e HT) interagisce con vari nutrienti che influenzano le prestazioni produttive degli animali. Le infezioni da nematodi gastrointestinali rimangono una delle principali minacce per i piccoli ruminanti nei climi tropicali e temperati del mondo. La resistenza ai farmaci è diventata un problema importante nell'allevamento dei piccoli ruminanti a causa dell'uso ripetuto di antielmintici chimici. Inoltre, il crescente interesse per la produzione di alimenti biologici a livello mondiale, dovuto all'impatto negativo dell'agricoltura intensiva sull'ambiente e sulla salute degli animali e alla preoccupazione dei consumatori per la sicurezza alimentare, limita l'uso di sostanze chimiche nei mangimi. L'uso di metaboliti secondari vegetali, in particolare del tannino condensato, come alternativa alla gestione dei parassiti sta diventando sempre più preferibile per evitare gli effetti negativi degli antielmintici chimici.