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Durante la Guerra Fredda, gli abitanti dei Paesi allineati al regime socialista sovietico soffrivano delle restrizioni più generali, come la limitazione del diritto alla libera circolazione, il controllo dell'economia e la scarsità di cibo, ma anche della costante minaccia di una guerra nucleare. Inoltre, i cittadini denunciati come nemici dello Stato venivano perseguitati dalla polizia politica, che li manipolava attraverso la sorveglianza, la violenza fisica e la destabilizzazione emotiva. L'atmosfera di repressione, paura e violenza erano componenti di una realtà inquietante che creava le…mehr

Produktbeschreibung
Durante la Guerra Fredda, gli abitanti dei Paesi allineati al regime socialista sovietico soffrivano delle restrizioni più generali, come la limitazione del diritto alla libera circolazione, il controllo dell'economia e la scarsità di cibo, ma anche della costante minaccia di una guerra nucleare. Inoltre, i cittadini denunciati come nemici dello Stato venivano perseguitati dalla polizia politica, che li manipolava attraverso la sorveglianza, la violenza fisica e la destabilizzazione emotiva. L'atmosfera di repressione, paura e violenza erano componenti di una realtà inquietante che creava le condizioni per un trauma cumulativo. L'obiettivo di questo lavoro è vedere come l'esperienza traumatica di questi tempi e le strategie di resistenza al trauma siano rappresentate nella letteratura scritta dopo la fine della dittatura comunista.
Autorenporträt
Raquel Belisario graduated in Letters, in Portuguese Language and Literature, from UFRGS (2010). She completed her master's degree (2016) and is currently studying for a doctorate in Literary Theory at PUCRS, with studies focusing on contemporary narratives from Eastern European countries about the Cold War.