L'obiettivo di questo studio è quello di esplorare le differenze nella conservazione del DNA tra resti adulti e subadulti e di determinare se è presente abbastanza DNA da permettere la determinazione della parentela familiare. I resti scheletrici di undici adulti e sette subadulti di due cimiteri del XIX secolo di Indianapolis, Indiana, sono stati testati utilizzando l'analisi del DNA nucleare per determinare il sesso, così come i primer Short Tandem Repeat (STR) per esplorare le questioni di parentela familiare. I risultati dello studio concludono che l'età biologica non influenza fortemente la quantità di DNA umano ottenuto o la qualità delle sequenze di DNA a basso peso molecolare. Tuttavia, l'età biologica ha avuto un'influenza sulla capacità di amplificare le sequenze ad alto peso molecolare. Il DNA nucleare presente in questi campioni non è stato conservato abbastanza bene da permettere un test familiare.