Quale essere umano non è immerso nella disperazione?Così, questa analisi sulla disperazione umana e il concetto di peccato, del filosofo danese Søren Aabye Kierkegaard, mira a presentare i punti più rilevanti che l'autore stesso ha sperimentato durante la sua esistenza umana. Così, la disperazione sarebbe ciò che l'autore definisce come una malattia mortale: è vivere la morte nella sua umanità e perire nella vita stessa. Poiché, per il filosofo, non c'è modo di raggiungere questo conflitto, a meno che il malcontento e l'angoscia in relazione alla vita. Questo accade quando l'individuo non si riconosce come peccatore e non si riconosce nel proprio interno. Infine, la liberazione dalla disperazione e dal peccato si fa solo quando l'individuo si mette a riflettere sulla propria interiorità, essendo questo, purtroppo, l'unico male esistente che l'individuo non ha la possibilità e la probabilità di essere curato.