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Nonostante i testi giuridici internazionali ratificati dal nostro Paese e molte altre leggi che tutelano le donne, le donne congolesi in generale, e quelle della provincia di Tshopo in particolare, continuano a subire vari tipi di discriminazione, a partire dalla mancata applicazione dei testi giuridici, passando per usi e costumi retrogradi che ne ostacolano l'emergere e l'emancipazione, per finire con la mancanza di una cultura di genere da parte di molti uomini. Questo libro descrive le difficoltà affrontate da diversi gruppi di donne a Kisangani Boyoma (donne con disabilità fisiche, donne…mehr

Produktbeschreibung
Nonostante i testi giuridici internazionali ratificati dal nostro Paese e molte altre leggi che tutelano le donne, le donne congolesi in generale, e quelle della provincia di Tshopo in particolare, continuano a subire vari tipi di discriminazione, a partire dalla mancata applicazione dei testi giuridici, passando per usi e costumi retrogradi che ne ostacolano l'emergere e l'emancipazione, per finire con la mancanza di una cultura di genere da parte di molti uomini. Questo libro descrive le difficoltà affrontate da diversi gruppi di donne a Kisangani Boyoma (donne con disabilità fisiche, donne albine e le loro madri, donne cieche, donne sordomute), e aggiunge a questa lista le ragazze minorenni che sono state violentate e i cui genitori accettano regali dal loro carnefice per mantenere il silenzio sulla questione. Questo libro è l'ennesimo appello delle donne di Tshopo, e per la precisione di Kisangani, affinché il mondo intero presti particolare attenzione alla loro situazione, in modo che uomini e donne di Tshopo siano coinvolti in egual misura nella gestione degli affari pubblici e che i diritti delle donne siano rispettati da tutti, come affermato nei nostri testi giuridici per lo sviluppo sostenibile.
Autorenporträt
Maguy LIBEBELE wurde 1970 in Kinshasa geboren. Sie hat einen Abschluss in Wirtschaftsinformatik und ist ausgebildete Journalistin. Sie wurde 2011 beim JDH-Wettbewerb für die beste Reportage ausgezeichnet. Sie ist Journalistin, Reporterin und Aktivistin für die Rechte von Frauen und Medienfrauen im Besonderen. Leiterin des Verbands der Medienfrauen.