Questo libro decostruisce la femminilità, la mascolinità e la sessualità nei corpi di alcune specifiche donne di mare descritte nei discorsi storici dal punto di vista del pensiero femminista, con l'obiettivo di chiarire la coscienza di genere nella cultura marittima. Fin dall'antichità, il mondo marittimo è stato considerato estremamente sessuato e di dominio maschile. Perché le "navi" e il "mare" sono stati collegati alla mascolinità? È vero che la cultura marittima è stata costituita solo da maschi? Perché le donne sono state considerate inferiori nel mondo marittimo? Queste domande sullo stereotipo secondo cui il mondo marittimo è stato governato solo da uomini sono sollevate in questo libro, che analizza i meccanismi e i preconcetti alla base dei pregiudizi di genere nel mondo marittimo. È logico proporre una relazione causale tra l'emarginazione delle donne nella cultura marittima e l'ideologia di genere dei corpi confinati delle donne. Se le navi possono essere considerate come strumenti mobili marittimi, è significativo concentrarsi sui corpi delle donne nell'analisi dell'ideologia di genere nella cultura marittima.