Questo libro tratta la storia di una convivenza eccezionale tra ebrei e musulmani a Bejaad. Una convivenza che continua a suscitare l'interesse dei ricercatori. In effetti, Bejaad è una delle capitali del sufismo, che ha saputo dare la prova implacabile che le diverse religioni potevano vivere insieme senza odio né violenza. La cittadinanza ha la precedenza sulla religione, l'umanesimo ha la precedenza sull'ideologia e il patriottismo non ha religione. Queste sono le idee principali di questo libro. Inoltre, le autorità ufficiali e la popolazione locale sono determinate a mobilitare la diaspora marocchina che vive all'estero e a valorizzare il patrimonio ebraico marocchino dopo il riconoscimento costituzionale dell'affluente ebraico dell'identità marocchina. Il libro fa luce sulle celebrità della città degli Awliyaa e degli Tsadikimes. Bejaad è un terreno fertile per intellettuali, politici, studiosi, artisti e sportivi di entrambe le religioni. Oggi, la città è pronta ad accogliere a braccia aperte tutti i suoi bambini uccelli migratori.