
Ecologia ed etnobotanica diAloe macroclada Baker
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L'indagine etnobotanica condotta nei tre siti ha rivelato gli usi tradizionali dell'Aloe macroclada per il trattamento di disturbi digestivi, alcune malattie metaboliche, ferite, gonorrea e asma. È stata utilizzata anche in cosmetologia e come agente di protezione del suolo. La flora associata alle specie target comprende 44 specie appartenenti a 37 generi e 20 famiglie. Le famiglie più rappresentate sono: Poaceae, Asteraceae e Fabaceae. In un'area povera di specie con vegetazione aperta come quella di Anjeva, la densità è relativamente alta, ma la biomassa è bassa. Dove la vegetazione è...
L'indagine etnobotanica condotta nei tre siti ha rivelato gli usi tradizionali dell'Aloe macroclada per il trattamento di disturbi digestivi, alcune malattie metaboliche, ferite, gonorrea e asma. È stata utilizzata anche in cosmetologia e come agente di protezione del suolo. La flora associata alle specie target comprende 44 specie appartenenti a 37 generi e 20 famiglie. Le famiglie più rappresentate sono: Poaceae, Asteraceae e Fabaceae. In un'area povera di specie con vegetazione aperta come quella di Anjeva, la densità è relativamente alta, ma la biomassa è bassa. Dove la vegetazione è più ricca e diversificata, come a Miandrarivo, la densità è bassa e la biomassa alta. Un individuo adulto produce in media da 19 a 40 foglie per pianta, di dimensioni variabili da 40,00 a 64,00 cm di lunghezza e da 10,00 a 12,50 cm di larghezza. Le pressioni antropiche, come gli incendi, l'espansione dei terreni coltivabili e la raccolta illegale, rappresentano una minaccia cruciale per l'Aloe macroclada. È necessario attuare misure adeguate per ridurre queste attività umane dannose.