L'autore analizza le caratteristiche dei meccanismi di crescita economica e di formazione dei profitti negli Stati Uniti dal 1950 al 2020, che, in quanto principale Paese del capitalismo moderno e più potente potenza imperialista dopo la Seconda Guerra Mondiale, hanno avuto un'influenza determinante sulle principali tendenze del sistema capitalistico mondiale in questo periodo di 70 anni. Per lo studio econometrico è stato utilizzato innanzitutto un modello di crescita generale basato sull'approccio caldoriano al progresso tecnologico. Il modello tiene conto del capitale fisico e umano, nonché del tempo come spazio di manifestazione dell'attività economica creativa. Il modello confronta l'efficienza globale dei fattori dell'economia statunitense con il livello globale. La formazione dei profitti nei settori non agricoli è considerata con l'aiuto di una funzione che distingue tra profitti innovativi e tecnologici. Quest'ultimo è riconosciuto dal mercato grazie soprattutto ai monopoli naturali in senso lato.