Che cosa spiega i perenni conflitti inter (etnici) e intrastatali, i livelli facilmente reversibili e generalmente bassi di democratizzazione, il basso PIL pro capite, gli alti livelli di fallimento dello Stato e l'incapacità di attrarre investimenti stranieri che caratterizzano le realtà sociali, economiche e politiche dell'Africa? Sono i postumi di un'esperienza coloniale che raramente ha preparato i Paesi all'autogoverno, dando loro il peggiore esempio di governo centralizzato? Sono i confini che i Paesi hanno ereditato? È colpa dei bassi indicatori HDI? Forse la corruzione? Questo libro, una raccolta di presentazioni di conferenze, affronta la questione della politica africana, della democrazia, dei confini e dei conflitti, e proietta il potenziale di sviluppo economico futuro facendo leva su investimenti e tecnologie a volte provenienti dal Nord globale ma perfezionate per il Sud globale, come ad esempio i trasferimenti di denaro mobile M-Pesa. Con particolare attenzione alla regione dell'Africa orientale, studia i processi di integrazione economica e politica regionale, le sfide alla leadership regionale e alla risoluzione dei conflitti e propone il potenziale di una nuova economia politica per l'Africa.