L'inquinamento ambientale da metalli si è esteso con l'aumento delle attività minerarie e industriali tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. L'attuale produzione mineraria mondiale di Cu, Cd, Pb e Hg è considerevole. Questi inquinanti, in ultima analisi, derivano da un numero crescente di fonti antropiche diverse (effluenti e rifiuti industriali, deflusso urbano, impianti di trattamento delle acque reflue, attività nautiche, deflusso di fungicidi agricoli, discariche domestiche e operazioni minerarie) e hanno progressivamente colpito un numero sempre maggiore di ecosistemi diversi. Generalmente gli effetti fitotossici di Cu, Cd e Hg sono stati studiati bene nelle colture agricole, ma tale studio è raro nelle piante medicinali. Poiché le piante sono esposte a più di un metallo pesante e l'interazione tra metalli è un fenomeno comune, è stato interessante studiare gli effetti interattivi di Cu, Cd e Hg sulla crescita e sui cambiamenti biochimici delle piante medicinali. La scelta delle piante medicinali si basa sul fatto che oggigiorno sono stati segnalati effetti collaterali e negativi sui consumatori di droghe vegetali. Una delle ragioni di tali effetti è dovuta alla presenza di vari metalli tossici nelle droghe vegetali.