L'etanolo è una sostanza utilizzata fin dall'antichità che provoca alterazioni in diversi tessuti, compreso il Sistema Nervoso Centrale (SNC). L'abuso e l'uso continuato portano allo sviluppo di diverse patologie, essendo una droga altamente degenerativa. Studi preliminari hanno dimostrato che l'aminofillina, un antagonista non selettivo dei recettori dell'adenosina, interferisce con la via d'azione dell'etanolo in diverse aree di segnalazione centrale. Sulla base di questi risultati, questo studio ha evidenziato che l'aminofillina è un farmaco di interesse, in grado di contribuire ai progressi biotecnologici in ambito sanitario, nel trattamento di patologie che coinvolgono droghe d'abuso, come l'etanolo. L'obiettivo principale di questo studio è stato quello di verificare l'effetto dell'aminofillina sulle alterazioni biochimiche prodotte dall'etanolo nel SNC, in particolare: corteccia prefrontale (PFC), ippocampo (HC) e striato (SC). L'aminofillina è un buon agente contro le specie reattive dell'azoto, ma non ha lo stesso effetto sulle specie reattive dell'ossigeno, oltre a invertire gli effetti depressivi di questa sostanza sui dosaggi di aminoacidi inibitori.