Il lobo frontale svolge numerose funzioni comportamentali legate soprattutto alla pianificazione ed esecuzione del movimento del corpo e degli occhi, al linguaggio, alle funzioni cognitive ed alle emozioni. Alcuni aspetti delle sindromi prefrontali sono ben noti, altri meno; alcuni sintomi sono evidenti, altri possono sfuggire all'esplorazione con i tradizionali test psicometrici. La sindrome prefrontale gioca un ruolo importante nelle difficoltà di reinserimento familiare e socio-lavorativo dei soggetti che hanno subito un trauma cranico, considerata la sua elevata incidenza soprattutto in età giovanile. Lo scopo di questo lavoro è fornire una visione unitaria delle conoscenze neuroanatomiche, neurofunzionali, neuropsicologiche e cliniche mirate alla comprensione ed alla valutazione dei disturbi di origine frontale, con particolare attenzione a quelli post-traumatici. In questo contesto, si prenderà in esame soprattutto il mutismo acinetico, un quadro clinico proprio di una delle tre sindromi prefrontali classicamente descritte, quella mesiale, e lo si rapporterà alla catatonia organica. A supporto di tale trattazione verrà riportato un caso clinico molto significativo.
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