La tossicità acuta del di-(2 etilesil) ftalato (DEHP) è stata studiata sugli enzimi epatici di ratti albini maschi adulti (Rattus norvegicus) e il recupero è stato effettuato con l'estratto di semi di sedano. Il di-(2 etilesil) ftalato (DEHP) è un comune plastificante utilizzato per rendere più flessibili i prodotti in plastica. È piuttosto dannoso come testato su altri modelli animali ed è anche cancerogeno. Il fegato è l'organo principale di disintossicazione dell'organismo e viene quindi danneggiato per primo in seguito all'assunzione di sostanze tossiche. Gli enzimi epatici sono un buon parametro per valutare eventuali danni epatici. Il plastificante DEHP è stato somministrato per via orale a un gruppo di ratti albini maschi adulti e sono stati misurati gli enzimi epatici fosfatasi alcalina, fosfatasi acida, alanina transaminasi, aspartato transaminasi e lattato deidrogenasi. La ricerca ha dimostrato che i livelli di ALP e ACP nel sangue sono diminuiti, mentre sono aumentati quelli di ALT e AST dopo il trattamento. L'estratto di semi di sedano (Apium graveolens) è stato somministrato ai ratti trattati per il recupero e i livelli ematici degli enzimi epatici sono tornati alla normalità.