29,99 €
inkl. MwSt.
Versandkostenfrei*
Versandfertig in 6-10 Tagen
  • Broschiertes Buch

Fondato nel 2016 e che accoglie oltre 285.000 rifugiati, Bidibidi è stato dichiarato il più grande insediamento di rifugiati in Uganda nel 2018. L'epidemia di Covid-19 ha invitato numerosi operatori umanitari a fornire molti aiuti ai rifugiati, ma la situazione è peggiorata nel periodo successivo alla pandemia, soprattutto tra le madri adolescenti. Questo studio ha utilizzato un metodo di ricerca qualitativo, utilizzando metodi di campionamento a palla di neve e mirati per ottenere interviste da 10 madri adolescenti e da 2 funzionari rispettivamente dell'UNHCR e dell'OPM. I risultati dello…mehr

Produktbeschreibung
Fondato nel 2016 e che accoglie oltre 285.000 rifugiati, Bidibidi è stato dichiarato il più grande insediamento di rifugiati in Uganda nel 2018. L'epidemia di Covid-19 ha invitato numerosi operatori umanitari a fornire molti aiuti ai rifugiati, ma la situazione è peggiorata nel periodo successivo alla pandemia, soprattutto tra le madri adolescenti. Questo studio ha utilizzato un metodo di ricerca qualitativo, utilizzando metodi di campionamento a palla di neve e mirati per ottenere interviste da 10 madri adolescenti e da 2 funzionari rispettivamente dell'UNHCR e dell'OPM. I risultati dello studio hanno rivelato diverse esperienze di madri adolescenti che vanno dai disagi economici, all'impatto psicologico, all'impatto sociale, ad esempio la chiusura degli eventi di Rabita che miravano a recuperare le proprietà perse durante la guerra. Lo studio ha identificato l'inadeguatezza delle risorse e la breve durata dei progetti come questioni chiave che portano a una mancata efficacia e poi compromettono la sostenibilità tra le madri adolescenti dell'insediamento. Una maggiore attenzione al monitoraggio e alla valutazione da parte dell'Ufficio del Primo Ministro (OPM) e dell'UNHCR sarebbe fondamentale per evitare duplicazioni e sovrapposizioni di progetti.
Autorenporträt
El autor es Asistente de Investigación en la Universidad de Makerere, donde obtuvo una licenciatura en Estudios de Desarrollo antes de trasladarse a Qatar y Suiza para cursar un Diploma Ejecutivo de Postgrado en Gestión de Conflictos y Fragilidad. Sus intereses de investigación abarcan la cuestión de los refugiados, los problemas de la tierra y la conservación del medio ambiente, entre otros.