La chiesa di Filippi fu la prima fondazione di Paolo sul continente europeo, avvenuta durante il suo secondo grande viaggio apostolico, verso l'anno 50-51 d.C. L'apostolo, partito da Antiochia con Sila (che alcuni lo identificano in Silvano) attraversò la Siria e la Cilicia, fortificando o, come afferma il Diodati "CONFERMANDO LE CHIESE" (At 15:41). Il capitolo sedicesimo, inizia con l'episodio dell'arrivo di Paolo a Derba e a Listri, da cui aveva condotto con sé il giovane Timoteo, il quale godeva buona reputazione, grazie alla testimonianza dei fratelli di Iconio e Listra (At 16:2) Paolo, dopo aver percorso la Frigia e le regioni della Galazia, intervenne lo Spirito San¬to che proibì all'apostolo di raggiungere le provincie romane d'Asia, per cui andò in Misia, ed il suo orizzonte si allargò fino a raggiungere la Bitinia, regione caratterizzata da fiorenti città quali Nicea e Nicomedia, come attesta la storia. Anche in questo caso lo Spirito "DI GESÙ" intervenne e non permise a Paolo di raggiungere tali regioni. Paolo attraversò la Misia e raggiunse Troas, e fu proprio qui che egli ebbe una visione il cui protagonista si identificava in un macedone che, pregando Paolo, diceva "PASSA IN MACEDONIA E SOCCORRICI" (At 16:9). In seguito al sogno avuto da Paolo del macedone, Paolo partì da Troade e raggiunse l'i¬sola della Samotracia, per poi arrivare a Neapoli, che oggi si chiama Cavalla, porto ma¬cedone. Raggiunsero, a una dozzina di chilometri, la città di Filippi, la cui posizione era caratte¬ristica: situata su un contrafforte che domina una fertile pianura.
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