Questo lavoro di ricerca è il frutto di un'intuizione e di un'esperienza personale che nasce dalla sensazione di un profondo vuoto da colmare e di un deficit apparentemente creato dalla tradizione orale segnata dal genio della cultura Bashi nella sua evoluzione senza letteratura scritta.Infatti, è allo stesso tempo uno strumento pratico al servizio della comunità, proposto per l'uso in una cerimonia inculturata come messaggio trasmesso dal popolo Bashi divenuto oggi credente e soprattutto cristiano, che lo utilizzerà con l'espressione autentica della propria fede in Dio a cui dobbiamo il nostro essere, il nostro movimento e la nostra esistenza come dice San Paolo (At 17,25-28).L'eredità nei Bushi è un fatto culturale e storico definito come "eredità lasciata da una persona deceduta e trasmessa per successione". Questa nozione viene utilizzata per spiegare questa cerimonia culturale concepita essenzialmente come uno strumento d'uso messo a disposizione della comunità per servire da paradigma, con l'ancora dell'inculturazione per marcare l'autenticità della nostra fede e la sua propria identità nel sottotitolo.