Questo libro presenta l'ambiente che circonda le vasche di acquacoltura dedicate all'allevamento intensivo di gamberi. In questi ambienti, soprattutto in quelli più sensibili, quelli all'aperto, la qualità dell'acqua è influenzata dall'apporto di nutrienti attraverso il mangime, con un aumento dell'azoto e del fosforo, nonché dall'escrezione degli animali sotto forma di ammonio. Altri fattori, come l'irraggiamento, la temperatura, le precipitazioni e la salinità, sono più difficili da controllare negli ambienti aperti e possono quindi favorire lo sviluppo e la crescita di cianobatteri dannosi. Presentiamo qui i dati di due casi di studio in cui il gambero Penaeus vannamei è stato esposto a diverse concentrazioni di cianotossine. Nel primo, l'esposizione a una neurotossina (saxitossina o avvelenamento paralitico da crostacei, PSP) presente sia in acque marine che dolci è seguita da test acuti e cronici. Nella seconda, l'epatotossina nodularina (NOD) viene esposta al novellame di gamberi per indagare e spiegare la mortalità dei gamberi verificatasi nelle vasche di crescita negli anni passati. Questo è diventato un problema locale ricorrente durante i mesi estivi dal 2010 presso la stazione di acquacoltura marina.