Questo lavoro si impegna a riflettere sulla sfida contemporanea: l'etica digitale. E cerca quindi di evidenziare la necessità di un controllo attuale dei dati, che può avvenire se c'è maggiore attenzione di fronte all'uso costante e disattento delle tecnologie. Per questo, è necessario rimanere fermi in un'azione misurata che sganci dalle cattive abitudini o, magari, da atti criminali, semplicemente per abbandono etico. Infatti, proprio come i media reali, anche quelli digitali non sono una "terra senza legge", né possono esimere da responsabilità coloro che danneggiano gli altri. Così, sulla base delle leggi vigenti che confermano la massima della responsabilità civile: "chi causa un danno a un altro è tenuto a ripararlo". Non ci si può aspettare che di fronte a tante condotte non etiche tali atti non vengano ritenuti responsabili, anzi, oggi, a partire dalla Legge generale sui dati, ci sarà una maggiore richiesta riguardo alle pratiche degli utenti della rete informatica o di qualsiasi tecnologia che ne valga la pena.