La presente tesi ha come oggetto lo studio e la piena comprensione di uno degli esempi più significativi del panorama architettonico del XX secolo: la Casa Evolutiva, sintetizzabile nell'acronimo EH (Evolutive Housing) realizzata dallo studio associato Piano&Rice alla fine degli anni '70. La ragione che spinge Piano e Rice ad esplorare, attraverso questo progetto così nnovativo, nuovi scenari del costruire è la partecipazione, insieme all'allora Vibrocemento (oggi Generale Prefabbricati) al bando indetto dalla Regione Friuli per la ricostruzione di alcuni insediamenti in seguito agli eventi distruttivi causati dal terremoto che scosse queste zone nel 1976. La soluzione proposta è un'unità abitativa che, come suggerisce il nome, può subire trasformazioni, o per meglio dire evolvere, in funzione delle mutevoli necessità degli utenti, permettondo loro la personalizzazione del proprio spazio abitativo: infatti l'abitazione viene concepita a partire dall'utilizzo di dieci moduli prefabbricati a forma di C, ognuno di dimensioni 6x3 metri ed una profondità di 2,4 metri, posizionati in due file sovrapposte, rivolti gli uni verso gli altri, a formare un involucro di forma parallelepipeda.