Lo scopo di questo studio è stato quello di indagare la morbilità e la mortalità materna e infantile in Nepal, nonché le barriere che ostacolano un'assistenza materna di qualità. Lo studio ha esaminato le esperienze soggettive di coloro che partecipano al processo del parto (madri, suocere, mariti, operatori sanitari) al fine di comprendere le percezioni culturali e ridurre gli esiti negativi per donne e bambini. Le esperienze di quindici madri post-partum, otto suocere, cinque operatori sanitari e quattro mariti sono state esplorate attraverso interviste qualitative in profondità. Questo processo ha prodotto 56 ore di materiale narrativo che descrive i racconti personali sull'assistenza alla maternità. L'analisi di questi dati qualitativi ha rivelato che le credenze culturali hanno un forte impatto sulla qualità dell'assistenza alla maternità. In particolare, le donne nepalesi non vivono il parto come un fenomeno di partnership relazionale attiva, ma come un'esperienza oggettiva inserita nella gerarchia sociale stratificata della famiglia e della comunità nepalese. Altri due aspetti sociali significativi dell'assistenza alla maternità sono il basso status delle donne nella società nepalese e il controllo del medico sul parto.