Fistole arterovenose
Creazione di fistole arterovenose per emodialisi endovascolare: una revisione della letteratura
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La AVF nativa è considerata il miglior approccio vascolare. Le fistole arterovenose (AVF) chirurgiche sono state descritte per la prima volta oltre 50 anni fa e hanno rivoluzionato le prospettive di milioni di pazienti dipendenti dalla dialisi. Nonostante i numerosi sviluppi, i risultati sono subottimali, con alti tassi di fallimento primario e di reintervento per mantenere la pervietà. È noto che le AVF chirurgiche falliscono in parte a causa dell'iperplasia intimale che porta alla stenosi e la manipolazione del vaso durante la creazione dell'anastomosi può contribuire a questo fenomeno. ...
La AVF nativa è considerata il miglior approccio vascolare. Le fistole arterovenose (AVF) chirurgiche sono state descritte per la prima volta oltre 50 anni fa e hanno rivoluzionato le prospettive di milioni di pazienti dipendenti dalla dialisi. Nonostante i numerosi sviluppi, i risultati sono subottimali, con alti tassi di fallimento primario e di reintervento per mantenere la pervietà. È noto che le AVF chirurgiche falliscono in parte a causa dell'iperplasia intimale che porta alla stenosi e la manipolazione del vaso durante la creazione dell'anastomosi può contribuire a questo fenomeno. Recentemente sono emerse nuove tecniche minimamente invasive per la realizzazione di AVF endovascolari: il sistema Ellipsys® e il sistema WavelinQ¿. Queste nuove tecnologie consentono la creazione di AVF per HD per via endovascolare con un trauma minimo sul vaso. In questa revisione della letteratura, presentiamo il ruolo delle AVF endovascolari nella gestione dei pazienti in emodialisi, i criteri di selezione dei pazienti, i risultati degli studi, gli aspetti tecnici, i reinterventi e le prospettive future.
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