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Gran parte dei problemi che si incontrano durante la perforazione dei pozzi petroliferi sono associati all'instabilità causata dall'interazione tra le formazioni argillose e il fluido utilizzato per attraversarle. Lo studio delle formazioni geologiche suscettibili di idratazione rappresenta una sfida perché si tratta di un fenomeno responsabile di circa il 90% dei problemi legati alla perforazione dei pozzi petroliferi, oltre al fatto che si sa poco dei meccanismi che governano questo fenomeno e che esistono pochi studi volti ad analizzare i diversi prodotti che prevengono l'insorgere di…mehr

Produktbeschreibung
Gran parte dei problemi che si incontrano durante la perforazione dei pozzi petroliferi sono associati all'instabilità causata dall'interazione tra le formazioni argillose e il fluido utilizzato per attraversarle. Lo studio delle formazioni geologiche suscettibili di idratazione rappresenta una sfida perché si tratta di un fenomeno responsabile di circa il 90% dei problemi legati alla perforazione dei pozzi petroliferi, oltre al fatto che si sa poco dei meccanismi che governano questo fenomeno e che esistono pochi studi volti ad analizzare i diversi prodotti che prevengono l'insorgere di problemi di idratazione (inibitori). Questo lavoro si proponeva quindi di studiare e valutare l'efficacia dei fluidi acquosi di perforazione privi di cloro e inibiti nel controllare l'idratazione delle formazioni petrolifere in varie regioni del Paese.
Autorenporträt
Ha conseguito una laurea in Ingegneria dei Materiali presso l'Università Federale di Campina Grande, UFCG (2008), un Master (2011) e un Dottorato (2014) presso il Postgraduate Programme in Materials Science and Engineering del PPGCEMat/UFCG, con particolare attenzione al settore del petrolio e del gas. Ha insegnato nel corso di laurea in Automazione Industriale presso l'Istituto Federale di Paraíba.