Foreste secche e baobab delle Comore: un patrimonio trascurato e minacciato - Abdillahi, Maoulida Mohamed;Rakouth, Bakolimalala;Hassani Madi, Hassani
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Due delle otto specie di baobab conosciute al mondo si trovano nell'arcipelago delle Comore. Non è ancora stato condotto uno studio approfondito sulla caratterizzazione ecologica della vegetazione secca e sulla distribuzione geografica di questi baobab. Alcuni autori ipotizzano che le formazioni vegetali secche dell'arcipelago delle Comore abbiano specie caratteristiche e affinità con la flora del Madagascar e dell'Africa e che i baobab delle Comore siano stati introdotti dall'uomo; altri propendono per un'origine naturale dei baobab via mare. Per dare una risposta a queste domande, è stata…mehr

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Produktbeschreibung
Due delle otto specie di baobab conosciute al mondo si trovano nell'arcipelago delle Comore. Non è ancora stato condotto uno studio approfondito sulla caratterizzazione ecologica della vegetazione secca e sulla distribuzione geografica di questi baobab. Alcuni autori ipotizzano che le formazioni vegetali secche dell'arcipelago delle Comore abbiano specie caratteristiche e affinità con la flora del Madagascar e dell'Africa e che i baobab delle Comore siano stati introdotti dall'uomo; altri propendono per un'origine naturale dei baobab via mare. Per dare una risposta a queste domande, è stata effettuata un'identificazione e una caratterizzazione ecologica delle formazioni vegetali di Grande Comore, Mohéli e Anjouan e un inventario dei baobab dell'arcipelago. La composizione floristica è simile a quella delle foreste secche e delle boscaglie del Madagascar e dell'Africa, e la distribuzione dei baobab sembra essere fortemente legata alla distanza dal mare, il che suggerisce che siano dispersi dall'idrocoro marino. Questi risultati dovrebbero incoraggiare una migliore gestione e conservazione della flora e della vegetazione secca.
Autorenporträt
Abdillahi Maoulida Mohamed stammt aus Singani (Komoren). Er hat an der Universität Antananarivo in den Fachrichtungen Ökologie, Botanik und Biogeografie promoviert und ist Forschungslehrer an der UDC, assoziierter Forscher am INRAPE und Direktor für nachhaltige Entwicklung. Seine Arbeit basiert auf der Erhaltung der Pflanzen der Komoren.