L'arte di essere felici richiederebbe di saper fare una buona impressione altruistica e, soprattutto, di saper dare un'effigie irresistibilmente convincente alle difficoltà. Lo sguardo infelice o scontento cerca e disturba la felicità gettando su tutte le cose il colore della noia, quella sorta di potere negativistico di disprezzare tutte le offerte; quindi una bugiarda impazienza e una triste rabbia verso le persone ingegnose che fanno la felicità con poco, come i bambini fanno i giardini. L'esperienza insegna che non si può intrattenere chi si annoia con se stesso! Da quel momento in poi, si dovrebbe fuggire dalla disperazione ordinaria per affrontare la disperazione della propria cognizione...