La coltura in vitro di cellule e tessuti vegetali ha suscitato un notevole interesse negli ultimi anni, in quanto fornisce un mezzo per studiare i processi fisiologici e genetici delle piante e offre un potenziale per migliorare le cultivar aumentando la variabilità genetica, oltre a essere considerata un importante complemento ai metodi classici di selezione delle piante. Le tecniche di coltura tissutale offrono possibilità uniche per superare le barriere dell'incrocio interspecifico e dell'introgressione genica asessuata; offrono inoltre la possibilità di creare variazioni attraverso l'induzione di callo e la rigenerazione di piantine che forniscono germoplasma utile per i programmi di selezione delle piante. Tuttavia, l'implementazione di un sistema di selezione richiede tecniche efficaci per l'avvio e il mantenimento del callo e la successiva rigenerazione delle piantine da esso; inoltre, l'ereditabilità delle variazioni indotte da tale sistema è necessaria per documentarne l'utilità.