Il lettore abituato a seguire le nostre indagini difficilmente troverà in questo paniere di saggi circostanziati l'essenza della nostra ricerca in filologia ispanica, ma piuttosto il riflesso di altri riflessi critici che stanno alla base dell'altro cappello accademico che indossiamo: quello di un appassionato lettore di "cose locali", un decifratore stagionale di opere appartenenti ad autori di diverse generazioni, scritte sotto la dettatura di una lingua che costituisce, senza dubbio, la vestigia più viva, vibrante e meno contestata della presenza francese in Africa. Primo volume di una trilogia in corso, Francolectures 1 è, se possiamo accettare il neologismo, un "deca-regard" della letteratura francofona camerunese, nel suo momento più fondante, unificante e giovanile. È per questo che i dieci autori qui riuniti (tra cui nove poeti e un romanziere), nati prima e dopo la decolonizzazione, hanno un legame innegabile con la Francia, sia dal punto di vista della lingua di adozione o di scrittura, sia dal punto di vista accademico o ideologico, sia anche in base alla ricezione delle loro opere in Francia, in particolare in termini di riconoscimento letterario.