Questa ricerca offre un tentativo di ripercorrere le identità collettive nel discorso economico dei Balcani. Essa si concentra su testimonianze storiche relativamente affidabili dell'ultima fase del cosiddetto "lungo XIX secolo", un periodo di significative trasformazioni politiche ed economiche nella regione. Le frontiere reali e immaginarie sono viste dal punto di vista dei rappresentanti di spicco delle élite locali. La questione centrale è come le realtà economiche, i vicini, gli stranieri, le grandi potenze, l'"Europa" nel suo insieme e le altre denominazioni geografiche abbiano influenzato la nozione di essere coinvolti o esclusi da specifici costrutti politici e ideologici. L'analisi dovrebbe migliorare il processo di insegnamento e di studio della storia dei Balcani prima della demonizzazione della regione da parte degli osservatori esterni, oltre ad essere utile a chiunque sia interessato alle componenti storiche dell'appartenenza dei Balcani all'Europa.