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Sono una famiglia di disturbi eziologicamente correlati, più frequenti nei neonati a termine e post-termine che in quelli pretermine. Include le seguenti patologie: pneumotorace, enfisema polmonare interstiziale (PIE), pneumomediastino, pneumopericardio, embolia aerea ed enfisema sottocutaneo. (2) Nel 1936 Macklin, citato da Sola (3), ha dimostrato l'esistenza di pori nei setti intra-alveolari (pori di Kohn) il cui numero e dimensione aumentano con l'aumentare dell'età gestazionale. Questi pori permettono la distribuzione dell'aria nelle unità ventilate e non ventilate del polmone, che nel…mehr

Produktbeschreibung
Sono una famiglia di disturbi eziologicamente correlati, più frequenti nei neonati a termine e post-termine che in quelli pretermine. Include le seguenti patologie: pneumotorace, enfisema polmonare interstiziale (PIE), pneumomediastino, pneumopericardio, embolia aerea ed enfisema sottocutaneo. (2) Nel 1936 Macklin, citato da Sola (3), ha dimostrato l'esistenza di pori nei setti intra-alveolari (pori di Kohn) il cui numero e dimensione aumentano con l'aumentare dell'età gestazionale. Questi pori permettono la distribuzione dell'aria nelle unità ventilate e non ventilate del polmone, che nel neonato immaturo favorisce la distribuzione ineguale della ventilazione riducendo la possibilità di una via collaterale. L'effetto Macklin è stato descritto nel 1939 dal Dr. Charles Macklin ed esplora l'eziologia della perdita d'aria fino al 39,0% dei pazienti con trauma toracico contundente. Il meccanismo fisiopatologico fondamentale è la rottura alveolare secondaria ai gradienti di pressione che condizionano la perdita d'aria nell'interstizio e nel linfatico polmonare, che si asciuga attraverso i setti interlobari adiacenti ai vasi sanguigni e ai sistemi bronchiali fino a raggiungere l'ilo e da lì.
Autorenporträt
Professor für medizinische Wissenschaften.