Un libro che raccoglie l'esperienza professionale maturata in campi scuola, campi estivi e università, realizzando giochi e dinamiche con bambini e ragazzi. Consapevoli che il fenomeno socio-culturale del gioco è costantemente oggetto di indagine, invitiamo tutti coloro che sono interessati a questo tema a ripensare il gioco. Le correnti della decolonialità (Dussel) superano l'intera dimensione della conoscenza, obbligando a uno studio permanente per liberare e non opprimere. Il gioco come strumento educativo non è immune dall'impatto della colonizzazione. La storia di questo fenomeno ludico nelle diverse società ci invita a comprenderne il valore e la ricchezza culturale. L'Allekan e l'Awkantün Mapuche sono l'alternativa vernacolare che abbiamo e il loro salvataggio per i nostri figli è urgente. Non conoscere i vantaggi, la storia e la portata del gioco ha un impatto diretto sulla qualità dell'insegnamento. La società complessa di oggi, piena di incertezze, finisce per squilibrare l'essere umano. L'ülmen Fermín Trekamañ Manquilef ci lascia questa bella frase che disse quando vide una partita di Palin, "che la conoscenza del gioco non è conclusa, perché attraverso di esso, si dice, le persone erano invincibili (Marihuán, 2012).