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Le "Egloghe" sono riconosciute nella storia della critica dantesca come l'ultima opera di Dante Alighieri, con la quale il Sommo Poeta cercò di ribadire il suo perpetuo desiderio di tornare a Firenze dopo la condanna dell'esilio del 1302. Le "Egloghe" sono state diffuse solamente grazie al contributo filologico della Terza Corona della letteratura italiana, Giovanni Boccaccio, portando fra i critici il dubbio che si trattasse di una falsificazione da parte dell'autore del "Decameron". Questo libro si concentra sul ruolo del Boccaccio editore e commentatore delle "Egloghe" dantesche: si tratta…mehr

Produktbeschreibung
Le "Egloghe" sono riconosciute nella storia della critica dantesca come l'ultima opera di Dante Alighieri, con la quale il Sommo Poeta cercò di ribadire il suo perpetuo desiderio di tornare a Firenze dopo la condanna dell'esilio del 1302. Le "Egloghe" sono state diffuse solamente grazie al contributo filologico della Terza Corona della letteratura italiana, Giovanni Boccaccio, portando fra i critici il dubbio che si trattasse di una falsificazione da parte dell'autore del "Decameron". Questo libro si concentra sul ruolo del Boccaccio editore e commentatore delle "Egloghe" dantesche: si tratta di un lavoro incentrato sullo studio diretto delle glosse del manoscritto scritto di pugno dal Boccaccio, confrontato con l'analisi di altre opere della Terza Corona nella veste di commentatore-erudito, con lo scopo di ricostruire la storia della trascrizione del manoscritto e dare un nuovo contributo di ricerca critica per la questione dell'attribuzione dell'opera.
Autorenporträt
Martina Michelangeli (Marino- RM, 1989) dopo gli studi scientifici (a.a. 2007-2008), la laurea in Lettere Moderne presso l'Università di Roma "Tor Vergata" (a.a 2010-2011) e la laurea Magistrale in Scienze del Testo presso l'Università di Roma "La Sapienza" (a.a. 2012-2013), cura eventi culturali di letture dantesche.