Giovanni Mauropode fu un influente intellettuale attivo nel corso dell'undicesimo secolo, un periodo cruciale per l'Impero Bizantino e la sua letteratura. Fu vicino alla corte di Costantino IX Monomaco e fu poi metropolita di Euchaïta. Dopo la battaglia di Manzikert, divenne monaco nel monastero di Prodromos Petra a Costantinopoli, dove probabilmente morì dopo il 1082. Scrisse orazioni, poesie in dodecasillabi prosodici, epistole e inni.
Il libro offre l'edizione critica dell'intera produzione poetica di Giovanni (106 poesie nel ms. Vat. gr. 676 e il carme etimologico), sostituendo Bollig - De Lagarde (1882) e Reitzenstein (1901). L'introduzione presenta uno studio letterario, una descrizione dei manoscritti e la ricostruzione della tradizione manoscritta. Il testo critico è accompagnato da tre apparati (loci paralleli nel corpus mauropodeo; apparatus fontium; apparato critico) e da una traduzione italiana. Il commentario delucida i contenuti delle poesie.
Le poesie di Giovanni non sono solo per grecisti. Grazie a introduzione, traduzione e commento, le poesie di Giovanni saranno accessibili anche a studiosi di letteratura medievale, storici e linguisti.
Il libro offre l'edizione critica dell'intera produzione poetica di Giovanni (106 poesie nel ms. Vat. gr. 676 e il carme etimologico), sostituendo Bollig - De Lagarde (1882) e Reitzenstein (1901). L'introduzione presenta uno studio letterario, una descrizione dei manoscritti e la ricostruzione della tradizione manoscritta. Il testo critico è accompagnato da tre apparati (loci paralleli nel corpus mauropodeo; apparatus fontium; apparato critico) e da una traduzione italiana. Il commentario delucida i contenuti delle poesie.
Le poesie di Giovanni non sono solo per grecisti. Grazie a introduzione, traduzione e commento, le poesie di Giovanni saranno accessibili anche a studiosi di letteratura medievale, storici e linguisti.