Questo libro presenta riflessioni sul metodo scientifico a partire dalla filosofia che indaga i fenomeni della natura. La proposta di strumenti della scienza produttiva fa riferimento ad Aristotele, che fondò l'Organon come strumento di logica analitica di fronte ai fenomeni percepiti dai sensi. Aristotele riteneva che la scienza produttiva si basasse sulla produzione di tecniche attraverso le quali lo scienziato sarebbe stato in grado di intervenire sull'oggetto di studio e di risolvere i problemi di fronte alla realtà indagata. Alla riformulazione di questa logica aristotelica nell'indagine dei fenomeni naturali hanno contribuito filosofi medievali e moderni, come Tommaso d'Aquino e Francesco Bacone. La filosofia si presenta come base razionale per la formulazione del metodo scientifico, il che significa che la Geografia, che studia la natura, deve basare le sue categorie sullo studio dei fenomeni naturali indagati empiricamente, il cui metodo induttivo è uno dei modi principali per avvicinarsi all'oggetto di studio e produrre una scienza nuova basata sulla diversità dei paesaggi e degli oggetti.