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La globalizzazione crea disoccupazione? Perché solo alcuni, tra gli stati che hanno un elevato grado di meccanizzazione nei processi produttivi, hanno bassa disoccupazione? Questo lavoro, con una esposizione semplice e scorrevole, prova a dare risposta a queste domande tramite gli strumenti che David Ricardo aveva illustrato nei suoi Principi. Utilizzando le sue riflessioni sulle conseguenze che derivano dall'introduzione delle macchine nel processo produttivo, si giungerà alla conclusione che il progresso tecnologico (cioè la continua immissione di macchine sempre più efficienti nel processo…mehr

Produktbeschreibung
La globalizzazione crea disoccupazione? Perché solo alcuni, tra gli stati che hanno un elevato grado di meccanizzazione nei processi produttivi, hanno bassa disoccupazione? Questo lavoro, con una esposizione semplice e scorrevole, prova a dare risposta a queste domande tramite gli strumenti che David Ricardo aveva illustrato nei suoi Principi. Utilizzando le sue riflessioni sulle conseguenze che derivano dall'introduzione delle macchine nel processo produttivo, si giungerà alla conclusione che il progresso tecnologico (cioè la continua immissione di macchine sempre più efficienti nel processo produttivo) genera disoccupazione. Utilizzando la sua teoria degli scambi tra stati si capirà come la globalizzazione trasferisce tale disoccupazione nei paesi più arretrati tecnologicamente, consentendo a quelli più sviluppati di mantenere elevati livelli occupazionali, nonostante siano proprio loro a generare la disoccupazione.