Siamo di fronte a una "guerra delle menti" composta da diverse propagande. Il nostro obiettivo non è quello di contrastare la propaganda, ma piuttosto di gestire il nostro "strumento cerebrale" comprendendone il funzionamento attraverso un approccio psico-neurologico. Alle rappresentazioni politiche, associa un sentito inganno psicoanalitico a una conoscenza neurologica scientifica senza ambiguità. Uscire dalla razionalità integrando l'immaterialità dell'intuizione è considerato oggi un atto sovversivo, mentre è la base del pensiero profondo, che coinvolge l'elaborazione dell'inconscio, che è una macchina pensante multitasking e un ricevitore di incidenze cosmiche quantistiche integrate. Allo stesso tempo, menzioniamo il nostro approccio alla modellazione computerizzata della meccanica mentale, non per soppiantarla come IA, ma con l'obiettivo di assistere il processo di pensiero. La base del pensiero è l'associazione di idee, l'applicazione gestisce idee che vogliono esprimere con parole diverse lo stesso "ologramma del REALE" multidimensionale, di cui le diverse idee sono gli attributi.