I Fondi strutturali, sin dalla nascita dell'Unione Europea, hanno rappresentato lo strumento principale attraverso cui operare per eliminare le profonde differenze esistenti tra le Regioni più ricche e quelle meno avvantaggiate. Nel 2002 quando mi accinsi allo studio ed alla ricerca di quello che allora era un argomento conosciuto a pochi, se non esclusivamente agli addetti ai lavori, mi entusiasmò proprio l'idea di capire come attraverso l'utilizzo di questi fondi la mia Regione, la Calabria, avrebbe potuto risollevarsi dal suo degrado economico e sociale. Le conclusioni a cui arrivai non erano incoraggianti, il non corretto utilizzo di questi fondi rischiava di portare ad una decurtazione progressiva delle risorse, ovverosia alla parziale perdita delle stesse.Oggi a distanza di molti anni mi ritrovo ad essere uno di quei funzionari che con impegno lavorano perchè le migliaia e migliaia di progetti sovvenzionati seguano le aspettative previste. Le responsabilità e i rischi che c'erano allora continuano ad esserci anche oggi che siamo alle porte del Por 2014-2020,ma sono contenta di poter dare un contributo,seppur piccolo, per cercare di migliore la mia terra.