In questo articolo si recupera un insieme di ricerche per comprendere le pratiche, i significati e le realtà di alcuni gruppi giovanili inscritti in contesti di povertà urbana. In particolare, abbiamo preso come caso di studio i soggetti indicati come "giovani all'angolo", una categoria che compare nelle rappresentazioni del senso comune associata a delinquenza, droga, vagabondaggio, ecc. Tuttavia, il nostro obiettivo di interpretare i modi di essere, di fare e di significare assunti da questi gruppi giovanili rivela il nostro interesse a esplorare e conoscere più a fondo questi gruppi sociali nelle loro esperienze quotidiane e negli spazi attraverso i quali circolano, abitano e contestano le loro comunità. In questo libro, l'articolazione tra giovani, povertà e spazio pubblico viene affrontata a partire dall'osservazione di alcune costruzioni identitarie di giovani poveri, in cui luoghi come piazze, chioschi e angoli di strada hanno acquisito visibilità e significato per loro, ma che hanno provocato un rapporto di tensione con il loro ambiente sociale, principalmente con il mondo istituzionale adulto.