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L'avvento della globalizzazione a metà del XX¿ secolo ha rappresentato una svolta decisiva nella storia dell'umanità, perché grazie a questo fenomeno abbiamo assistito a una sorta di interdipendenza in quasi tutti gli aspetti della vita all'interno della società. In questa logica di interconnessione sociale, i media sembrano occupare un posto d'elezione per il ruolo chiave che svolgono nell'offuscare i confini statali e le forme nazionali di appartenenza culturale a favore di nuove forme di appartenenza transnazionale. Di conseguenza, sono riusciti a scivolare nel cuore della formazione della…mehr

Produktbeschreibung
L'avvento della globalizzazione a metà del XX¿ secolo ha rappresentato una svolta decisiva nella storia dell'umanità, perché grazie a questo fenomeno abbiamo assistito a una sorta di interdipendenza in quasi tutti gli aspetti della vita all'interno della società. In questa logica di interconnessione sociale, i media sembrano occupare un posto d'elezione per il ruolo chiave che svolgono nell'offuscare i confini statali e le forme nazionali di appartenenza culturale a favore di nuove forme di appartenenza transnazionale. Di conseguenza, sono riusciti a scivolare nel cuore della formazione della coscienza sociale collettiva. Allo stesso tempo, sono diventati fattori reali di mobilità delle popolazioni. Questo stato di cose viene analizzato in questo articolo, prima attraverso una breve rassegna delle principali tendenze che hanno segnato la storia della sociologia dei media, poi attraverso un'analisi del rapporto tra media e migrazione, e infine attraverso uno studio del caso dei giovani ivoriani in termini di ruolo dei media occidentali nel loro desiderio di emigrare.
Autorenporträt
Yao Yao Simon è titolare di un dottorato di ricerca in Civiltà tedesca presso l'Université FHB d'Abidjan dal 2019. Il suo lavoro si concentra sulla seguente domanda di ricerca: Che ruolo hanno i media fondati da africani in Germania nel decostruire i pregiudizi legati all'Africa?