L'autonomia finanziaria concessa agli enti locali decentrati si riflette nei poteri finanziari concessi agli organi comunali in generale e al rappresentante dell'esecutivo comunale in particolare, ovvero il sindaco. Questi poteri promuovono il buon governo, sia amministrativo che finanziario, e contribuiscono al consolidamento della democrazia. Questi poteri si dispiegano in un contesto caratterizzato dal decentramento e dalla liberalizzazione delle strutture amministrative. In questo senso, il sindaco, che sembra essere uno dei perni di questo processo, dovrebbe occupare un posto privilegiato nella gestione finanziaria locale, in conformità con i principi del decentramento. Tuttavia, uno sguardo più attento alla realtà rivela una discrepanza tra la formazione dell'autonomia finanziaria e il margine di manovra del sindaco. Questi poteri sono diluiti rispetto a ciò che dovrebbero essere.