"L'eternità attraversa incessantemente i nostri passi e i nostri gesti come il vento", afferma superbamente Kama Sywor Kamanda, poeta di tutti gli esiliati ma anche di tutti i sogni fertili suscettibili di porvi fine perché "ci sono sogni di pienezza che si avvicinano all'immortalità". In questo tono solenne, pesante di saggezza millenaria, riconosciamo immediatamente un poeta-profeta le cui parole sanno essere incarnate, muscolose di immagini e vestite con l'immensa pelle della sensualità.