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Il Museo Egizio di Torino conserva al suo interno un'ampia collezione di tessuti copti, la cui produzione risale al periodo cristiano compreso tra il III ed il XII sec d.C., cioè nel periodo della dominazione romana e della conquista islamica. Questi tessuti sono stati studiati sia dal punto di vista archeologico, sia da quello scientifico, al fine di identificare i coloranti naturali impiegati. In particolare, in questo elaborato, si sono considerati 34 frammenti di tessuto, che sono stati analizzati mediante cromatografia liquida ad alta pressione accoppiata con rivelatore spettrofotometrico…mehr

Produktbeschreibung
Il Museo Egizio di Torino conserva al suo interno un'ampia collezione di tessuti copti, la cui produzione risale al periodo cristiano compreso tra il III ed il XII sec d.C., cioè nel periodo della dominazione romana e della conquista islamica. Questi tessuti sono stati studiati sia dal punto di vista archeologico, sia da quello scientifico, al fine di identificare i coloranti naturali impiegati. In particolare, in questo elaborato, si sono considerati 34 frammenti di tessuto, che sono stati analizzati mediante cromatografia liquida ad alta pressione accoppiata con rivelatore spettrofotometrico e spettrometro di massa (HPLC-DAD-MS). Le informazioni hanno consentito di risalire alle materie prime utilizzate, anche in miscela, per la tintura. I coloranti presenti sono stati divisi in rossi, arancioni, gialli, porpora, bruni.
Autorenporträt
Manuela Carrillo: nata a Torino, ha studiato Scienze per i Beni Culturali presso l'Università degli Studi di Torino conseguendo la laurea magistrale con una tesi riguardante l'identificazione di coloranti naturali utilizzati per tingere tessuti di origine copta, conservati nel Museo Egizio di Torino, mediante cromatografia liquida ad alta pressione