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Questo articolo esamina il rapporto tra design e industria come ponte per ridurre il deficit di immagine dei marchi portoghesi di calzature. Passa in rassegna i temi essenziali legati ai vantaggi competitivi dei marchi come risorsa strategica di design per le organizzazioni, analizzando i diversi tipi di legami tra organizzazioni e cultura del design. In una logica di integrazione tra prodotto e comunicazione, l'identità visiva ci aiuta a capire come il processo di integrazione del design nelle organizzazioni possa operare soprattutto a livello strategico. La relazione che il tema dei marchi…mehr

Produktbeschreibung
Questo articolo esamina il rapporto tra design e industria come ponte per ridurre il deficit di immagine dei marchi portoghesi di calzature. Passa in rassegna i temi essenziali legati ai vantaggi competitivi dei marchi come risorsa strategica di design per le organizzazioni, analizzando i diversi tipi di legami tra organizzazioni e cultura del design. In una logica di integrazione tra prodotto e comunicazione, l'identità visiva ci aiuta a capire come il processo di integrazione del design nelle organizzazioni possa operare soprattutto a livello strategico. La relazione che il tema dei marchi stabilisce con le calzature ha a che fare con la distanza latente tra industria e design in Portogallo, un fattore che è legato all'origine di questo deficit. Considerando le risorse tecniche e tecnologiche e il know-how del Portogallo, viene studiato il caso del marchio "Sanjo" (1932-1996). Questo patrimonio culturale è una materia prima con un grande potenziale per lo sviluppo di strategie di prodotto e di immagine, al fine di valorizzare in modo sostenibile i marchi portoghesi avvicinando design e industria.
Autorenporträt
Pedro Carvalho de Almeida ist Designer für visuelle Kommunikation, promovierte in Design am Central Saint Martins, University of the Arts London, ist Assistenzprofessor für Design an der Universität von Aveiro, Portugal, Gastprofessor an der Innovation School, Glasgow School of Art, und Mitglied des Institute for Research in Design, Media and Culture (ID+).