Grazie alla figura del Cardinale delle Lanze l'Abbazia Fruttuaria di San Benigno Canavese divenne uno dei luoghi cruciali di aggiornamento artistico nel Piemonte di fine Settecento. L'elaborato dopo una breve analisi della sua figura, interviene in merito ai vari interventi da lui promossi: edificio, apparato pittorico e scultoreo. Il Cardinale si rivolse a Bernardo Antonio Vittone per riplasmare l'antico edificio, secondo un progetto concluso poi nel 1776 dal suo allievo Mario Quarini, e commissionò a partire dal 1773 a Roma otto pale d'altare eseguite da alcuni tra gli artisti più noti a quelle date. Per l'apparato scultoreo si rivolse a Giovanni Battista Bernero. Nelle sue scelte, il cardinale seguì le tendenze di gusto allora dominanti all'interno della corte sabauda, con uno sguardo su Roma favorito anche dai suoi rapporti con il cardinale Alessandro Albani. L'elaborato restituisce lo stato degli studi e permette di valutare la centralità del cantiere nel contesto piemontesedi fine Settecento.